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Fragola - Fragaria. 

Fragola - Fragaria

Fragola (Fragaria) - Foto tratta da: www.britannica.com

"Fragranza" e "innocenza" sono i significati simbolici di questa graziosa pianticella dai frutti dolci e profumati.

Questa simbologia è dovuta forse al fatto che la fragola si mantiene integra, gradevole nel gusto e nell'aspetto pur vivendo nel folto del bosco, dove possono trovarsi erbe dannose, serpi e animali velenosi.

Storia.

Nell'antichità era diffusa la credenza che una pianta cresciuta, ad esempio, accanto a un'ortica finisse per diventare anch'essa pungente e caustica.
Il nome scientifico Fragraria deriva dal vocabolo latino "fragrans = fragrante", in riferimento all'intenso aroma sprigionato dai frutti di queste piante, soprattutto di quelle spontanee nei boschi, dal frutto piccolo e rosso vivo.

Le foglie e i rizomi delle fragole hanno anche buone proprietà medicinali per la presenza della fragarina, una sostanza usata come astringente intestinale.

Descrizione.

La famiglia:  Rosacee.
Il genere comprende circa 12 specie di cui 2 soltanto spontanee in Italia.
L'origine: zone temperate dell'emisfero settentrionale, Ande e alcune isole dell'emisfero australe.
L'aspetto: erbacee perenni a radice rizomatosa con lunghi stoloni che si diramano sul terreno.
Le foglie sono rette da un lungo picciolo e sono costituite di tre foglioline, quasi ovali, dentate, di un bel color verde vivo, pelose sulla pagina superiore e argentee su quella inferiore per la presenza di una lieve peluria bianca I fiori sono retti da un peduncolo e formati da 5 petali rotondi di colore bianco.

La fioritura avviene in diverse stagioni, secondo le specie e le varietà.
I frutti (in realtà sono "falsi frutti") possono avere forma sferica oppure ovoidale e sono formati da una polpa succosa in cui sono immersi numerosi semi piccolissimi e duri; il colore è di solito rosso, in sfumature variabili, sia superficialmente sia nella polpa interna; esistono anche alcune varietà con frutti rossi in superficie e bianchi all'interno; la fruttificazione avviene in diversi periodi, secondo la varietà coltivata.

L'utilizzazione: come pianta da frutto, ma anche per il bordo misto, per la decorazione di roccaglie e del sottobosco oppure per l'ornamento di balconi o terrazzi coltivando in cassette soprattutto le varietà "rampicanti".

Esigenze e cure.

L'esposizione: in pieno sole o a mezz'ombra.
Il terreno: soffice, ricco, ben lavorato, meglio se acido e misto a ¼ di sabbia.

La fragola non è una pianta difficile da coltivare, tuttavia se si desidera avere una fruttificazione abbondante e di buona qualità è opportuno osservare scrupolosamente le seguenti pratiche colturali:

- il terreno: deve essere lavorato profondamente al momento dell'impianto e in seguito deve essere periodicamente e sistematicamente sarchiato per mantenerlo soffice e libero da erbe infestanti
- la concimazione: deve essere molto abbondante al momento dell'impianto e si esegue con letame posto a 30 cm di profondità, in solchi scavati in corrispondenza ai futuri filari del fragoleto; in seguito, oltre al letame, ogni anno è opportuno somministrare in autunno concime minerale a base di azoto e di potassio
- la pacciamatura: si esegue prima della piantagione stendendo sul terreno un foglio di plastica nera opportunamente forata; sotto questo strato protettivo le pianticelle godono di un benefico tepore e quando a primavera foglie e stoloni spuntano dai fori della plastica possono godere di una superficie liscia e pulita su cui i frutti si appoggiano fino alla completa maturazione senza sporcarsi di terra e subire alcun attrito contro il suolo; inoltre la presenza dello strato di pacciamatura impedisce il formarsi di erbe infestanti che sono dannosissime alle fragole perché tolgono loro la benefica azione del sole e anche il nutrimento


Piantagione.

La piantagione si esegue in settembre-ottobre.
Deve essere fatta in file parallele, distanti 30-40 cm; le piantine devono avere fra loro un intervallo di 30-40 cm ed essere piantate con movimento a scacchiera. Volendo effettuare la coltivazione in cassette è necessario utilizzare recipienti profondi 30-35 cm e larghi 30 cm, di varia lunghezza. In una cassetta lunga 40 cm possono trovare posto anche 3 piantine
Dopo l'impianto: le fragole devono riposare per tutto l'inverno (se non vengono coltivate in serra o sotto speciali gallerie in plastica per la produzione precoce dei frutti); dalla primavera fino alla maturazione dei frutti si devono praticare annaffiature periodiche atte a mantenere il terreno fresco ma non troppo umido, e irrorazioni settimanali con stimolante ormonico nella dose di 5 gocce per ogni litro d'acqua fino alla comparsa dei fiori.
La raccolta dei frutti: si esegue di prima mattina o al tramonto, quando le fragole appaiono fresche ma asciutte al tatto; si raccolgono soltanto i frutti maturi perché quelli ancora verdastri non acquistano più sapore o profumo una volta raccolti - quando si elimina un fragoleto: prima di coltivare ancora fragole nello stesso terreno bisogna lasciar passare almeno 6 o 7 anni; un fragoleto produce attivamente per circa 3 anni, in seguito bisogna spostare la coltura, rinnovando le piante.

Le fragole comunemente coltivate nel nostro paese per la raccolta dei frutti sono tutti ibridi e varietà ottenuti dalla F. Vesca e si suddividono, secondo il periodo di fruttificazione in: precoci, medio precoci, di media stagione, tardive, di tutti i mesi che fruttificano continuamente dalla primaveraall'autunno, e le Madame Moutot, a frutto grossissimo. A scopo quasi esclusivamente ornamentale è invece coltivata la F. Indica, nota anche come "fragola rampicante", adatta alla coltura in cassette, in terrazzi, perchè forma belle pareti verdi rallegrate dalla presenza dei frutti rossi.



Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene di solito per distacco degli stoloni che si dipartono dalla pianta madre e può essere eseguita in aprile, ponendo le giovani piantine in singoli vasetti e trapiantandole in piena terra in autunno, o in settembre-ottobre trapiantando gli stoloni direttamente a dimora; alcune varietà che non producono stoloni possono essere moltiplicate in autunno per divisione dei cespi.

 

Parassiti.

Le fragole possono essere attaccate da vari parassiti vegetali e animali che debbono essere eliminati al più presto se non si vuole che le piante vengano irrimediabilmente sciupate e il raccolto compromesso.

Parassiti e Malattie.

Ecco le malattie che più frequentemente possono colpire le colture:
- macchie rosse sulle foglie (causate dalla Sphaerella fragariae): si curano con irrorazioni a base di solfato di rame (nella dose di 4 g per litro d'acqua) o con captano (secondo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto), da ripetere ogni 10 giorni fino ala scomparsa del fenomeno
- protuberanze giallo-oro sulle foglie (causate dal Sinchytrium aureum): si combattono eliminando il fogliame più colpito e irrorando con zineb o con aspor ogni 10 giorni dall'apparizione dei primi sintomi fino al risanamento completo
- bianco delle radici (provocato dalla Dematophora necatrix): questa malattia non è curabile; i provvedimenti da prendere sono simili a quelli usati in genere per combattere le malattie da virus
- deformazioni, contrazioni e arricciamento di foglie e germogli (sono provocati da virus): non sono curabili; è indispensabile strappare le piante, bruciarle e lasciar riposare il terreno per qualche tempo, provvedendo eventualmente a disinfettarlo irrorando con acqua e solfato di ferro nella dose di 6 g per ogni litro; è opportuno ripetere l'irrorazione 3 volte ogni mese
- i parassiti animali tipici delle colture di fragole sono gli afidi e i molluschi

 

Scheda realizzata da Marco Finco