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L'Acquario




Iniziamo col dare alcuni consigli pratici per non partire con il piede sbagliato.

1)   L'acquario ovviamente contiene acqua. Evitiamo quindi di usare come base di appoggio mobili di pregio, mensole ricavate in una libreria o altro mobile contenente materiali deperibili. evitiamo anche la vicinanza di fonti di calore o di vibrazioni.

2) Scopo principale dell'acquario è osservare e studiare la vita  dei pesci; mettiamoci in condizione di farlo agevolmente sistemando la vasca in posizione tale da poterla osservare stando seduti. 

3) La manutenzione deve essere agevole e richiede un certo spazio di movimento. Meglio è un mobiletto appositamente costruito più che una mensola. 

4) Si eviti la luce diretta del sole. Oltre a riscaldare l'acqua con la componente infrarossa, può provocare un'abnorme crescita delle alghe. 

5) La sistemazione deve essere definitiva in quanto spostare una vasca contenente anche solo una cinquantina di litri d'acqua è tutt'altro che agevole. 

Dopo aver scelto la posizione. Passiamo alla costruzione del nostro acquario, senza dubbio più attraente e di non difficile attuazione dall'entrata in uso del silicone. Tali collanti infatti, per il loro potere adesivo che permette un'unione resistentissima vetro con vetro, hanno eliminato la necessità di rinforzare le vasche con antiestetiche e complicate intelaiature di vari metalli, rendendo la costruzione dell'acquario alla portata di tutti.
 Valutata la grandezza della vasca rispetto alle nostre esigenze e ricordando che la superficie libera deve essere più vasta possibile per permettere un elevato scambio d'aria, si riportino le misure delle singole lastre costituenti le pareti ed il fondo con la massima Precisione. Al vetraio di fiducia andranno richieste lastre di cristallo con i bordi smussati. Lo spessore delle pareti va calcolato in rapporto alla lunghezza e quindi alla pressione del liquido.
Le pareti vanno incollate internamente al fondo iniziando da due lati contigui. Prima che il collante si sia completamente indurito vengono incollate le due ultime pareti. Per almeno 24 ore la vasca non deve subire urti o spostamenti. A questo punto con una lametta da barba va eliminato il silicone eventual­mente debordato. Se il silicone è stato steso con accuratezza, evitando nel modo più asso­luto di lasciare prive zone anche minime, il nostro acquario sarà in grado di resistere senza problemi alla pressione del liquido.

Passo successivo è la sistemazione dell'im­pianto elettrico e in particolare della fonte di illuminazione, vediamo in pratica quali problemi debbono essere affrontati. Dato che il neon è sistemato subito sotto il coperchio dell'acquario, appoggiato a delle staffe incollate alle pareti, sottoposto ad un continuo bagno di vapore acqueo originato dal normale processo di evaporazione, risulta quindi evidente che in conseguenza della buo­na conducibilità elettrica dell'acqua vada po­sta la massima cura al perfetto isolamento dei contatti. A tale scopo in commercio si trovano dei gruppi luce completi, già perfettamente isolati. Il neon va posto, lungo il lato mag­giore dell'acquario immediatamente (5 cm) al di sotto del coperchio, per avere il massimo effetto luminoso. Può essere utile, applicare un timer che automati­camente regoli la durata del fotoperiodo (le lampade devono essere a largo spettro luminoso per permettere la buona crescita delle piante,si trovano facilmente nei negozi di acquariofilia.
 L'installazione dell'aeratore, della pompa del filtro e del riscaldatore non pone problemi particolari basta seguire le istruzioni sulle confezioni; unica precauzione, da ricordare, riguarda la posizione del riscaldatore che deve essere sistemato il più vicino possibile al pun­to d'entrata dell'acqua per evitare la stratifi­cazione termica; si ricordi inoltre che la fonte di calore non deve assolutamente essere messa in funzione prima del riempimento della vasca per evitare la rottura del vetro.

si è già parlato esaurientemente e la messa in opera del filtro è di estrema facilità sia esso esterno o interno.

Alcune difficoltà possono sorgere invece nella preparazione del fondo dell'acquario. Il prin­cipale costituente, ghiaia silicea, deve essere preventivamente ben lavato per eliminare  

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ogni traccia di polvere che altrimenti potreb­be provocare intorbidimento dell'acqua se non si desidera acquistare la ghiaia si può ricorrere a quella di fiume o a sabbia di lago controllando prima con dell'acido cloridrico o con dell'anticalcare che questa non contenga carbonato di calcio se l'acido o l'anticalcare (friggono) la sabbia è calcarea e quindi da evitare perché provocherebbe un eccessiva durezza dell'acqua. Lo spessore dello strato del fondo non deve essere eccessivo, in caso contrario si po­trebbero verificare delle fermentazioni anae­robiche per scarsa circolazione di ossigeno. Un artificio estetico consigliabile per evitare l'appiattimento prospettico è costituito da un fondale di spessore non omogeneo, ma degradante dal lato più distante a quello più vicino all'osservatore. Nella zona in cui è prevista la presenza di vegetali è consigliabilE porre un primo strato di circa 1 o 2 cm.di terriccio ricco di sostanze nutritive oppure costituito da una tavoletta di torba, ricoperta di ghiaia. Nel caso si intenda ospitare i Ciclidi pesci con l'abitudine di rimuoverlo in continuazione, è consigliabile scegliere materiale di diametro più elevato. Dato che molte specie ittiche richiedono zone in cui nascondersi se disturbati, è opportuno creare dei rifugi costituiti da frammenti di roccia lavica e da piccole lastre d'ardesia.

Un tocco di realismo è dato dalla presenza d piccoli tronchi che devono essere di torbiera per evitare che marciscano e inoltre hanno funzione acidificante.

A questo punto possiamo finalmente immet­tere l'acqua facendola colare lungo le pareti o meglio ancora farla passare prima nel filtro per evitare di smuovere il fondo. Un certo intorbidamento non deve preoccupare in quanto le sostanze in sospensione sedimenteranno in poco tem­po. Controllati i parametri chimici (pH e du­rezza con gli appositi indicatori che si comprano in negozi di acquariofilia) e apportate le opportune modificazioni in caso di non rispondenza alle esigenze delle specie che si pensa di allevare,ora si può passare alla messa a dimora dei vegetali e all'accen­sione e taratura del riscaldatore.

prima di procedere all'introduzione dei pesci va tenuto in funzione ,per alme­no 5-7 giorni, tempo necessario per l'instaurarsi di un certo equilibrio biologico e per ve­rificare il funzionamento di tutto il complesso.                                          

Lunghezza

Altezza  20 30 40 50   60    70   80 90 100  110  120   130   140  1 50
30 2,5 2,8 3,3 3,8 4,1 4,2  4,4  4,6 4,9          
40    3,4  4,3 5,1 5,6 6,0 6,3 6,5  6,7 6,9 7,0 7,1    
50   4,4  5,1 5,8 6,5 7,2 7,7 8,2 8,4 8,7 8,9 9,1  9,2  
60     6,0 6,5 7,5 8,5 9,3 9,7 10,2 10,7 11,1 11,4  11,6 11,7
70      6,6 7,3 8,2 9,0 10,0 10,9 11,6 12,2 12,7  13,1 13,4 13,6
80     7,4 8,2 8,8 9,3  11,0 12,2 13,1 13,7  14,3 14,9 15,6 16,1

tabella in cui sono riportati gli spessori in millimetri dei cristalli nella costruzione degli acquari in base alla lunghezza (sopra) e all'altezza (a sinistra) calcolate in centimetri.